Archivio del Maggio, 2010

La propaganda elettorale ingannevole di Vito Scisci

Gentili colleghi,

la mia candidatura, come pubblicista, al Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti ha suscitato un interesse in diversi colleghi i quali mi hanno posto alcuni quesiti.

I dubbi sollevati da chi mi ha contattato, rivengono dal contenuto di alcune lettere inviate, per via telematica, da alcuni dirigenti uscenti dell’Ordine dei Giornalisti, ed in particolare dal vice presidente Vito Scisci, per chiedere un voto in loro favore. Tali lettere si concludevano con una frase ingannevole: “Si vota così”, a cui seguiva un elenco di nomi. Questo ha indotto molti colleghi a pensare che solo i giornalisti citati nelle lettere fossero candidati e/o che ci fossero delle liste. Ma non è cosi. Tutti i giornalisti possono candidarsi, purché iscritti all’ordine da almeno cinque anni. Quindi non ci sono liste ma solo cordate. Personalmente mi sono candidato, ma non faccio parte di alcuna cordata. Per votarmi basterà scrivere sulla scheda gialla: Michele Lorusso.

Le ragioni della mia candidatura sono riportate in una nota pubblicata su questo sito.

Ringrazio, fin d’ora chi vorrà accordarmi la sua preferenza.

Michele Lorusso

(altro…)

Lorusso: non faccio parte di alcuna cordata

Mi sono candidato al Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti, ma non faccio parte di alcuna cordata. Per votarmi basterà scrivere sulla scheda gialla: Michele Lorusso.

Le ragioni della mia candidatura sono riportate in una nota pubblicata su questo sito. Ringrazio chi vorrà darmi la sua fiducia.

Michele Lorusso

Fac-Simile

Potete contattarmi al numero 336823690 o alla email: milorusso@tin.it
(altro…)

Una lettera del giornalista Maurizio Marangelli

Caro Fernando, cari colleghi,

alcune affermazioni dei consiglieri nazionali Michele Partipilo e Pino Bruno sulla questione del “disciplinare” in risposta al tuo documento tirano direttamente in ballo le responsabilità dei consiglieri uscenti. Chi scrive è stato consigliere regionale dell’Ordine per 6 anni, le ultime due consiliature, dal 2004 al 2010. Chi ha condiviso con me questa esperienza (per me assolutamente gratificante e altamente formativa per la quale non finirò mai di ringraziare i colleghi che con il loro voto me l’hanno consentita) sa quanto ho lavorato proprio sul fronte del disciplinare.

Per questo non posso e non intendo accettare di essere considerato tra quanti “mettono grande impegno nel farsi eleggere, ma poi si limitano a comparsate durante le sedute” (cito testualmente le parole dell’ex presidente Partipilo) o tra quanti “vivono il loro ruolo di consiglieri come chiacchiere e distintivo, intascano la nomina, la scrivono sul biglietto da visita e poi chi si è visto si è visto” (cito testualmente le parole del consigliere nazionale Pino Bruno).

Per dimostrarlo sono costretto a rompere la tradizionale riservatezza imposta sugli atti del consiglio in materia disciplinare.

Nella mia prima consiliatura una sola sanzione decisa è stata formalmente adottata perché il provvedimento è stato redatto da me e quindi notificato alle parti interessate. In altri casi, anche molto più gravi, il consiglio al termine della seduta disciplinare (il cosiddetto processino) ha stabilito una sanzione ma non è stata mai formalmente adottata per il semplice motivo che il provvedimento non è stato mai redatto e quindi mai notificato al collega, rimasto così impunito.

Nella mia seconda consiliatura, quella appena conclusa, sono stato io l’autore (due volte, all’inizio e a novembre scorso) del complesso lavoro di ricognizione dell’intero contenzioso disciplinare arretrato. E’ fondamentale la distinzione fra il numero degli esposti portati all’attenzione del consiglio nell’ordine del giorno delle sedute, affidati a un consigliere istruttore e non conclusi, una decina circa, tra i quali mi assumo la responsabilità per i quattro affidati a me, e il numero degli esposti presentati e rimasti negli uffici perché mai portati all’attenzione del consiglio in quanto mai nemmeno inseriti all’ordine del giorno. Questi ultimi a novembre 2009 erano 21 e chissà quanti altri sono stati presentati da allora fino ad oggi e continuano a giacere negli uffici.

E non voglio parlare della “doppia velocità” (alcuni procedimenti conclusi nei tempi giusti, altri volutamente rimasti fermi come più volte denunciato da pochissimi consiglieri nei verbali) o della “doppia morale” (video La 7-Curto: assolto (a maggioranza e non con il mio voto) il giornalista che cade nella trappola del conduttore finto imprenditore russo accettando la proposta di una tangente di 100 mila euro per sostenere con un piano di comunicazione la realizzazione di un casinò).

La proposta di “un consulente esterno esperto di diritto della professione” di cui parla Pino Bruno è stata da me formalmente presentata sei anni fa con l’indicazione di un avvocato-giornalista professionista esperto della materia utilizzato anche come docente di deontologia in una lezione per i neo pubblicisti: l’allora presidente Partipilo l’ha bocciata. L’ho ripresentata in questa consiliatura ottenendo la stessa bocciatura, salvo scoprire pochi mesi fa la possibilità di una convenzione con lo studio legale già convenzionato con l’Assostampa. Meglio tardi che mai e spero che il prossimo consiglio la realizzi: quella del disciplinare è la prima vera emergenza da affrontare.

Quanto alla revisione dell’Albo dei pubblicisti il consiglio ha approvato la proposta del responsabile del settore di effettuare controlli a campione in ordine alfabetico, ma in tre anni non è stato effettuato alcun controllo. In proposito ho letto una dichiarazione del presidente dell’Ordine del Lazio Tucci che cita una “sentenza di corte d’appello nella quale si afferma che non valgono, al fine del controllo della persistenza dei requisiti di iscrizione, i 15 anni di anzianità”.

Grazie per l’attenzione, Maurizio Marangelli

(altro…)

Nasce Giornalistipugliesi.com

Giornalistipugliesi.com

Il panorama del web si è arricchito di un nuovo sito: www.giornalistipugliesi.com. Il blog potrà essere utile per discussioni e confronti su vari argomenti da parte di chiunque.

Giornalistipugliesi.com è regolato dalla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

Giornalistipugliesi.com è un sito di appassionati e viene aggiornato dagli stessi senza alcuna periodicità definita. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Ogni opinione espressa nei commenti di questo sito è da riferirsi unicamente a quella del suo autore, identificato tramite nickname e/o indirizzo IP collegato alla sua registrazione e di cui si assume ogni responsabilità civile, penale e amministrativa derivante dalla pubblicazione dei commenti e del materiale inviato. L’utente, pubblicando un commento, dichiara e garantisce di tenere Giornalistipugliesi.com manlevata e indenne da ogni eventuale effetto pregiudizievole e/o azione che dovesse essere promossa da terzi con riferimento al materiale divulgato e/o pubblicato. I commenti non attinenti all’argomento trattato, deliberatamente provocatori, contenenti linguaggio non consono, offese, minacce e riferimenti politici o razziali, potranno essere cancellati e/o comunque essere oggetto di denuncia presso le Autorità competenti.

(altro…)

Si vota all’Ordine dei Giornalisti

Convocata l’Assemblea per l’elezione del Consiglio Regionale della Puglia e dei Consiglieri Nazionali dell’Ordine dei Giornalisti per il triennio 2010-2013 L’Assemblea dei GiornalistiProfessionisti e Pubblicisti iscritti nell’Albo di Bari, per l’elezione del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, del Collegio dei Revisori dei conti e dei Consiglieri nazionali è stata convocata, in prima convocazione per domenica 16 maggio 2010, dalle ore 10 alle ore 18 e in seconda convocazione per domenica 23 maggio 2010, dalle ore 10 alle ore 18.

Di solito l’assemblea in prima convocazione va deserta: è, infatti, valida solo se il numero dei votanti professionisti e quello dei pubblicisti risulti rispettivament

e non inferiore alla metà degli elettori iscritti nei due elenchi dell’Albo e aventi diritto al voto. Mentre è valida in seconda convocazione e nell’eventuale votazione di ballottaggio qualunque sia il numero dei votanti.

L’eventuale votazione di ballottaggio avverrà: domenica 30 maggio 2010 dalle ore 10 alle ore 18 sempre distintamente per ciascuno degli Elenchi dell’Albo. La votazione di ballottaggio ha luogo allorché non è raggiunta la maggioranza assoluta dei voti da tutti o da alcuno dei colleghi prescelti e avviene fra coloro che hanno riportato le più alte votazioni, elencati in apposita scheda, in numero doppio dei colleghi da eleggere.

Clicca per saperne di più...

(altro…)

Lorusso si candida al Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti

Il giornalista pubblicista Michele Lorusso si candida al Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti. Spiega le ragioni che lo hanno indotto a candidarsi nella seguente lettera diretta ai giornalisti pubblicisti.

Gentili colleghi,

sono giornalista pubblicista dal 1984. Ho fondato e diretto giornali locali, sono stato addetto stampa della Ausl Ba/5 e continuo a

Michele Lorusso

lavorare con passione ed entusiasmo, occupandomi del settimanale Fax. Ho deciso di candidarmi al Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti perché voglio che l’Ordine diventi il presidio della libertà di stampa. L’Ordine deve servire ai cittadini che hanno il diritto di essere informati correttamente. Non deve servire ai propri iscritti, e neppure a chi lo governa, per acquisire posizioni di potere e costruire rendite di posizione. L’Ordine deve tutelare i cittadini e i propri iscritti, intervenendo con forza ogniqualvolta la deontologia professionale viene calpestata attraverso comportamenti che nulla hanno a che vedere con il dovere di informare.

L’Ordine dei giornalisti deve tornare ad essere l’organo di autogoverno di una categoria in cui, accanto ai professionisti, ci sono i pubblicisti che lavorano con continuità, impegno e passione. Non può diventare, come purtroppo è avvenuto negli ultimi anni, il rifugio per gente poco qualificata o, peggio ancora, per portaborse di politici in cerca di visibilità. Voglio ripartire da qui. Dalla dignità della professione, che deve essere preservata attraverso la formazione costante degli iscritti, ma anche il perseguimento di quanti tradiscono ogni giorno lo spirito della legge istitutiva. L’Ordine dei giornalisti deve utilizzare il potere disciplinare con assoluta imparzialità e celerità, a prescindere dal nome del giornalista “accusato”. E’ poi necessaria un’operazione-trasparenza sugli elenchi degli iscritti. Legalità e trasparenza devono essere i pilastri dell’azione dell’Ordine dei giornalisti. Per questi motivi metto a disposizione la mia esperienza e il mio tempo. Per questa ragione vi chiedo di sostenermi.
Grazie.

Michele Lorusso
Giornalista pubblicista
Candidato al Consiglio dell’Ordine della Puglia

(altro…)